Progetti Artistici
Enrico Thanhoffer
Big Brother - 2024
Questa ultima opera di Enrico Thanhoffer segna un'importante svolta nella sua carriera artistica, rappresentando per lui la conclusione di un'epoca caratterizzata dall'uso di internet come strumento di promozione. L’artista ha sfruttato il fenomeno del "grande fratello online" per far conoscere le sue opere, raggiungendo una vasta audience.
Tuttavia, dal 2025, la sua produzione/promozione artistica sarà limitata a cataloghi cartacei o a mostre espositive, segnando un ritorno a forme più tradizionali di presentazione e fruizione dell’arte.
Questa transizione riflette un desiderio di ricollegarsi con il pubblico in modo più diretto e tangibile, spostando l'attenzione dalla virtualità alla fisicità.
Architetto e Artista
Enrico Thanhoffer creatività senza confini
Enrico Thanhoffer, conosciuto nel mondo dell'arte e dell'architettura con il nome di Munico Than, è un architetto artista comasco che ha saputo coniugare la sua passione per il design e la creatività in un'unica espressione artistica. Il suo studio, specializzato in arte e architettura innovativa, si distingue per la ricerca di soluzioni sostenibili e uniche. La visione di Thanhoffer Enrico si basa su un approccio interdisciplinare, mescolando elementi di architettura contemporanea con tecniche artistiche innovative. Ogni progetto è un'interpretazione originale che invita a una riflessione profonda sul ruolo dell'arte nell'ambiente urbano, offrendo nuove prospettive e stimolando la mente degli osservatori. Con una carriera già ricca di successi, Munico Than continua a lasciare un'impronta significativa nella scena culturale internazionale.
Fraudolenti media doctors - 2021
Nel Canto XXVI dell'Inferno di Dante, troviamo la celebre esortazione "fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza", un richiamo a una vita guidata dalla ragione e dalla ricerca della verità. Nel girone dei fraudolenti, Ulisse rappresenta l'astrazione dell'inganno, utilizzando la parola per manipolare i suoi uomini, conducendoli verso un destino tragico. In un contesto contemporaneo, si può paragonare la figura di Ulisse ai medici mediatici del COVID, che, secondo Thanhoffer, avrebbero meritato un posto in questo cerchio infernale. Essi, usando la loro eloquenza per distorcere informazioni e ingannare l'opinione pubblica, ricalcano le orme di Ulisse, tradendo la fiducia di molti e mettendo a rischio le vite altrui per il proprio tornaconto. La lezione di Dante rimane attuale: verità e virtù devono sempre prevalere sull'inganno.
Artista internazionale
Scopri l'arte di Munico Than
"La Muraglia di Como" è un'opera evocativa che si erge come simbolo di protesta contro il progetto del muro concepito dall'Amministrazione Comunale per contenere le esondazioni del lago di Como. Attraverso la sua realizzazione, Munico ha voluto esprimere il dissenso e la preoccupazione per le conseguenze ambientali e sociali di tali interventi. La muraglia, invece di rappresentare una protezione, diventa un monito sulle problematiche legate alla gestione del territorio e alla salvaguardia del paesaggio. Con la sua presenza, l'opera invita a riflettere sull'importanza di trovare soluzioni sostenibili che rispettino l'equilibrio naturale, testimonianza di come la cultura e l'arte possano intervenire attivamente nel dibattito pubblico riguardante la sicurezza e la tutela del nostro ambiente.
"Non è la Tour Eiffel" una osservazione al PGT di Como del 2009 per far tornare l'acqua in città e per mettere un monumento sulla diga di Como.
La discussione sulla riqualificazione del (PGT) di Como fu arricchito dalla proposta di Enrico Thanhoffer, mirata a far tornare l'acqua al centro della vita cittadina. "Non è la Tour Eiffel" è il titolo della opera/progetto presentata come osservazione al PGT con anche l'idea di erigere un monumento iconico sulla diga di Como che poteva rivitalizzare non solo la bellezza paesaggistica, ma anche il senso di identità della città. Si trattava di un invito a riflettere su come il patrimonio culturale e naturale possa essere riconnesso, creando spazi pubblici che favoriscano l'interazione sociale e il turismo. Questo progetto ambizioso poteva fungere da catalizzatore per un cambiamento positivo, riportando l'acqua al cuore della città e attirando visitatori. Poi gli avvenimenti andarono in senso opposto, gli Amministratori scelsero di ampliare la città verso il lago e in seguito invitarono Daniel Libeskind archistar a mettere un monumento sulla diga.